- Introduzione
- I Rimedi a base di erbe
1- Partenio (Tanacetum parthenium L.)
2- Butterbur (Petasites hybridus) – Farfaraccio
3- Menta (Mentha per balsami o olii)
4- Corteccia di Salice (Salix)
5- Zenzero (Zingiber officinale)
6- Coffea Arabica
7- Olio di Lavanda (Lavandula angustifolia)
Introduzione
Se sei una persona che soffre di cefalea, in particolare emicrania, saprai che è che ben più di un “mal di testa”.
Quei dolori pulsanti, atroci, sono così debilitanti che il 90 % delle persone non riesce spesso a lavorare o svolgere le attività quotidiane e deve chiudersi in un ambiente isolato, al buio magari, senza interferenze di nessun genere. Molte persone sottovalutano la problematica del “mal di testa” in generale e ricorrono inizialmente al fai-da-te per anni, complicando e peggiorando le cose.
Esistono protocolli farmacologici specifici in base alle caratteristiche sintomatologiche che sono in parte comuni, ma in parte uniche di ogni cefalgico. C’è poi la possibilità di effettuare un fisioterapia per la cefalea ad hoc.
Non prendere farmaci “perché te lo ha detto un’amica”, non abusarne, rivolgiti a un medico specialista.
Se i farmaci però non ti piacciono proprio oppure li hai provati con poco risultato, o semplicemente vuoi approcciare alla tua cefalea cervicogenica o tensiva in modo più naturale, c’è sempre madre natura e le sue erbe. Molte persone stanno tornando a considerare terapie alternative più naturali, come appunto i rimedi a base di erbe.
I Rimedi a base di Erbe naturali
Prima ancora dell’avvento della medicina moderna, per millenni molte culture in giro nel mondo sono ricorse a erbe naturali per prevenire e alleviare dolori di vario genere tra cui il Mal di testa.
Nonostante la maggior parte di questi rimedi naturali non abbia dimostrato ancora una efficacia scientificamente valida e le evidenze scientifiche a supporto di alcune di esse siano poche, molte erbe stanno riscuotendo un gran successo nella medicina moderna.
L’impiego di tali erbe può essere alternativo o complementare all’uso di farmaci. Potrebbe ridurne gli effetti collaterali o potenziare il loro effetto permettendo magari un graduale abbandono o riduzione.
Attenzione: poiché le erbe hanno principi attivi con potere “farmacologico”, per quanto naturali siano possono interferire con altri farmaci sintetici già in uso. Prima di intraprendere qualsiasi percorso terapeutico fai-da-te – anche a base di erbe – è importante parlarne col proprio medico o farmacista di fiducia!
Considerando che esistono moltissime piante con potere nutraceutico cioè “farmacologico naturale”, ecco in modo semplice 7 erbe che potrebbero aiutarti nella gestione del tuo mal di testa in particolare emicrania.
1) Partenio (Tanacetum parthenium L.)
Fa parte della famiglia delle Asteraceae (Compositae Tubuliflorae) e nasce sui balcani. Pianta molto usata in europa dell’est, il suo nome deriva dal latino “febrifugia” cioè “che riduce la febbre”. Nell’antica Grecia era indicata per tutte le condizioni “di calda infiammazione”. I suoi fiori assomigliano a quelli della comune “camomilla” (Matricaria Chamomilla) e spesso vengono infatti confuse.
La pianta ha cominciato ad essere usata nei primi del ‘900 e oggi e ancora oggi viene impiegata per calmare i sintomi di varie condizioni quali: artrite, costipazione, dermatiti, e soprattutto vertigini, febbre e mal di testa nonché dolori mestruali. Trova anche impiego come nei problemi respiratori.
I suoi principi attivi hanno un effetto farmacologico naturale di inibizione della sintesi delle prostaglandine infiammatorie. Allo stesso tempo sembrerebbero inibire anche la formazione piastrinica e per questo motivo non ne è consigliato l’uso in caso di contemporaneo impiego di similari (aspirina per esempio).
E’ normalmente preparato con foglie secche, fiori e steli. Alcune culture preparano degli estratti o mangiano la foglia cruda.
Un piccolo studio del 2011 pubblicato da Pharmacognosy Review ha trovato che il partenio può aiutare a prevenire l’emicrania. Le persone che hanno preso partenio per 6 mesi hanno avuto meno attacchi. Gli attacchi sono triplicati prendendo invece del placebo.Ad oggi le evidenze scientifiche restano ancora insufficienti perché gli studi hanno coinvolto piccoli gruppi di persone e i dosaggi forse troppo leggeri.
Le dosi consigliate per la prevenzione e la riduzione dell’emicrania sono 100-300mg (con 0,2-0,4% di parthenolides) fino anche a 4 volte al giorno.
Link utili:
https://it.wikipedia.org/wiki/Tanacetum_parthenium
2) Butterbur (Petasites hybridus) – Farfaraccio
Il Farfaraccio fa parte della famiglia ribatezzato Petasites, è una pianta robusta e perenne che può arrivare fino a 1 metro con grandi foglie simili ai petasos , un cappello a grandi falde usato dai viaggiatori dell’antica Roma. La troviamo in Europa, Asia e Nord America. E’ stata usata per vari propositi e una volta si ricavava da essa un specie di burro (da cui il nome “butter”).
Nell’antichità veniva impiegata come rimedio per le ulcere. Poi comincio’ a essere utilizzata anche come rimedio per il mal di testa, disturbi respiratori, febbre, allergie, problemi gastrointestinali. L’estratto puro raccolto in compresse o pillole è la forma oggi più usata soprattutto nella prevenzione naturale dell’emicrania.
Uno studio pubblicato su Neurology ha confermato che 50-75g di Petasites al giorno hanno un efficacia farmacologica naturale nella prevenzione degli attacchi emicranici.
Link correlati:
https://it.wikipedia.org/wiki/Petasites
3)Menta (Mentha per balsami o olii)
La menta cresce in Europa, Asia e Nord America ed ha una storia “medica” che comincia dai tempi di Galeno. Esistono numerose specie e le sue foglie nonché olii, oltre ad impieghi terapeutici è stata e viene utilizzata molto anche in ambito culinario.
E’ stata usata e viene ancora impiegata come rimedio per il mal di testa, spasmi, dolori dei denti, nausea e problemi gastrointestinali.
Oggi si trovano varie formule (olii, compresse etc) per facilitare l’assunzione dei suoi principi attivi. Il thè è una versione molto impiegata. Uno studio del 2010 pubblicato dall’ International Journal of Clinical Practice ha trovato che il mentolo è efficace nel ridurre il dolore emicranico e la nausea quando viene applicato sottoforma di soluzione al 10% sulla fronte e sulle tempie.
La ricerca scientifica resta ancora limitata ma l’applicazione topica di olio di menta può essere un’opzione naturale per avere sollievo dal dolore emicranico.
Link correlati:
https://it.wikipedia.org/wiki/Mentha
4)Corteccia di Salice (Salix)
Il genere Salix fa parte della famiglia delle Salicacee, originarie dell’Europa, Asia e Nord America con più di 300 specie tra alberi, arbusti e piante. L’estratto di corteccia grazie al suo principio attivo – la salicina – è stato impiegato nello sviluppo dell’aspirina, essendo le sue proprietà antidolorifiche e antinfiammatorie conosciute già nell’antico Egitto e poi descritte dal grande Ippocrate nel V secolo.
Veniva impiegato principalmente per la cura del mal di testa, degli stati febbrili e dolori articolari.
Studi dimostrano l’efficacia indipendente della salicina come antinfiammatorio.
Link correlati:
https://it.wikipedia.org/wiki/Salix#Propriet.C3.A0_medicinali
5)Zenzero (Zingiber officinale)
Pianta originaria dell’estremo oriente, fa parte della famiglia delle Zingiberaceae. Usata come medicinale da più di 2000 anni, è estremamente popolare non solo in Giappone e Cina ma anche nei paesi Indiani e Arabi.
Uno studio pubblicato nel 2014 su Journal of Phytotherapy Research ha dimostrato che lo zenzero in polvere può avere benefici comparabili con quelli di alcuni farmaci comunemente prescritti come il sumatriptan, avendo ovviamente minori effetti avversi.
Link correlati:
https://it.wikipedia.org/wiki/Zingiber_officinale#Usi_medicinali
6) Coffea Arabica
Una delle piante più famose e usate al mondo, fa parte della famiglia delle Rubiacee. Originaria dell’Etiopia è ormai ovunque nel mondo. Di informazioni interessati sulla storia, la coltivazione e gli impieghi ce ne sono a migliaia sul web.
Concentrandoci sull’ aspetto “curativo”, la caffeina è oggi impiegata in vari modi in diversi paesi come rimedio per il mal di testa, problemi di pressione sanguigna, dello stomaco, reni e cute con benefici ma anche molte controindicazioni.
Tradizionalmente viene usato sia in cucina che come medicina naturale per ridurre i dolori da mal di testa, la nausea e i dolori gastrici, come antinfiammatorio per l’influenza e il raffreddore, nonché i dolori artritici, come antivirale e antibatterico.
Nel 2012 è stato pubblicato uno studio sulla rivista Journal of Headache and Pain che dimostrato che 1000g di paracetamolo combinati con 130mg di caffeina hanno la stessa sicurezza e efficacia di 50mg del comune farmaco sumatriptan somministrato per via orale. Dunque un’ottima notizia per coloro che soffrono di emicrania e ad esempio non tollerano i triptani e per i quali ovviamente la caffeina non è un fattore trigger scatenante!
Link correlati:
https://it.wikipedia.org/wiki/Coffea_arabica
7) Olio di Lavanda (Lavandula angustifolia)
La lavanda è un’altra pianta famosissima nel mondo dalla storia millenaria e dai molteplici impieghi.
L’olio essenziale di lavanda è stato da sempre usato come ansiolitico, sedativo, spasmolitico, antipertensivo, antimicrobico, e analgesico nonché rigenerativo cutaneo per le ferite.
Oggi è impiegato in vari modi dai detersivi ai cosmetici. È una pianta originaria del bacino del Mediterranee e appartiene alla famiglia delle Lamiaceae. Il suo nome deriva dal latino “lavare” perché nell’antichità grazie al suo buon odore, era molto utilizzata per detergere il corpo.
Nell’antico Egitto era usata per i processi di mummificazione. Per le sue proprietà antimicrobiche e l’odore di pulito si diffuse poi in Gracia e Persia.
I suoi olii son stati sempre usati per trattare numerose problematiche tra cui le principali: mal di testa, insonnia, stress e fatica.
Uno studio nel 2012 sulla rivista European Journal of Neurology ha trovato che l’inalazione di olio di lavanda (15 minuti) può aiutare a calmare l’attacco emicranico e ridurre i sintomi velocemente nelle successive 2h.
Link correlati:
https://it.wikipedia.org/wiki/Lavandula
Referenze
Anil Pareek et al, Feverfew (Tanacetum parthenium L.) A systematic review Pharmacogn Rev. 2011 Jan-Jun; 5(9): 103–110.
Lipton RB et al, Petasites hybridus root (butterbur) is an effective preventive treatment for migraine. Neurology 2004 Dec 28;63(12);2240-4
Borhani Haghighi A. et al, Cutaneous application of menthol 10% solution as an abortive treatment of migraine without aura: a randomised, double-blind, pacebo-controlled, crossed-over study. Int J Clin Pract 2010 Mar;64(4):451-6
Atsushi Ishikado et al, Willow bark extract increases antioxidant enzymes and reduces oxidative stress through activation of Nrf2 in vascular enothelial cells and Caenorhabditis elegans. Free Radic Biol Med 2013 Dec;65
Maghbooli M. et al, Comparison between the efficacy of ginger and sumatriptan in the ablative treatment of the common migraine. Phytother res. 2014 Mar;28(3):412-5
Luigi Alberto Pini et al, Comparison of tolerability and efficacy of a combination of paracetamol + caffeine and sumatriptan in the treatment of migraine attack: a randomised, double-blind, double-dummy, cross-over study. J headache Pain 2012 Nov;13(8):669-675
Sasannejad P. et al, Lavander essential oil in the treatment of migraine headache: a pacebo-controlled clinical trail. Eur Neurol 2012;67(5):288-91